”Il 45% degli italiani ha imparato ad apprezzare e consumare con regolarità il pesce sin da bambino, per questo per contrastare l’obesità infantile è utile inserire nella dieta dei più piccoli i prodotti ittici almeno 3 volte a settimana”. È questo il commento di Federcoopesca- Confcooperative allo studio sull’obesità infantile e adolescenziale condotto dall’Imperial College di Londra.
Sogliola, merluzzo, platessa e nasello sono generalmente le specie preferite dai bambini perché hanno un sapore più delicato, sottolinea l’associazione, ma non bisogna escludere altre specie come il latterino, l’alice, il polpo e il calamaro fresco, tra quelle con maggior contenuto di calcio.
Per chi è intollerante al lattosio, continua Federcoopesca, il pesce è uno tra gli alimenti alternativi al consumo di latte e latticini che offre una buona quantità di calcio indispensabile nel periodo della crescita.
Per conquistare il palato dei più piccoli anche con pesci dal sapore più deciso, basta rivisitare il prodotto in hamburger e polpette di pesce, serviti con verdure. Secondo uno studio americano, ricorda infine Federcoopesca, i bambini in tavola amano ciò che è piccolo e colorato.
Quanto alle quantità ideali da consumare ogni settimana, si va dai 40-50 grammi per i bimbi che hanno 1 anno per arrivare ai 130 grammi per i ragazzi tra i 10 e i 12 anni.